Sulla base di un intreccio tre approccio psicoanalitico e fenomenologico, l’articolo indaga il ruolo delle immagini, delle metafore, e delle rappresentazioni spaziali e temporali all’interno della ricerca freudiana dell’inconscio, portando a una riconsiderazione della sua presenza e del suo significato nell’indagine di Husserl sulla temporalità della coscienza. L’articolo mira a ricostruire il terreno comune – e problematico – tra Wunderblock (1924) e Metapsicologia (1915) di Freud da un lato, e Semiotica (1890) e Fenomenologia della coscienza interna del tempo (1905-1910) di Husserl dall’altro.