Salta al menu principale di navigazione Salta al contenuto principale Salta al piè di pagina del sito

Articoli

N. 6 (2024)

La relazione trasgressiva e la relazione perversa: Due aspetti della sessualità in adolescenza

DOI
https://doi.org/10.53262/caleido.6.2024.25-46
Inviata
dicembre 16, 2024
Pubblicato
2024-12-16

Abstract

L’adolescenza si presenta come uno snodo cruciale nello sviluppo della personalità. La sessualità è in primo piano e il desiderio di trasgredire si pone come esigenza di autoaffermazione, conquista dell’autonomia e attribuzione di valori nelle relazioni significative con adulti di riferimento e coetanei. Si può dire quindi che la trasgressione costituisca un fatto fisiologico in adolescenza, a patto che l’adolescente acquisisca una capacità di negoziazione del conflitto. Tuttavia possono presentarsi casi in cui sussiste una “pseudo-trasgressione”, nella forma di una relazionalità perversa che annulla la graduale progressione verso la maturità dell’adolescente e lo vincola alla reiterazione di una relazione oggettuale alterata in cui l’altro diviene la vittima, a volte inconsapevole, di un gioco seduttivo che mira a costringerlo in un rapporto adorante e ad essere divorato. La personalità perversa (da distinguersi dalla personalità anti-sociale) appare condannata a sperimentare costantemente sentimenti dolorosi di perdita, di vergogna e di colpa proprio come conseguenza della sconfitta inferta dalla intimità con l’oggetto. La particolare propensione a contrapporre al vuoto delle loro esistenze una capacità di espressione eidetica, immaginaria, protosimbolica, potrebbe costituire la possibilità di afferire ad un nuovo linguaggio attraverso il quale si può cominciare a parlare di sé stessi in modo più autentico e vicino alla propria vicenda affettiva. Questo linguaggio è assai vicino alla espressione artistica in tutte le sue forme.