Shame, film drammatico, diretto da Steve McQueen, vede protagonista Brandon (Michael Fassbender), un affascinante uomo di trentacinque anni che vive a New York in una bellissima casa. La sua è una vita quasi perfetta, se non fosse per un dettaglio non proprio trascurabile: l’uomo è dipendente dal sesso. Questo disturbo lo porta ad avere rapporti occasionali, ma la sua vita, essendo dominata dalla brama sessuale invincibile, lo porta ad avere rapporti promiscui con donne, uomini in un crescendo di comportamenti perversi che non sembrano dargli requie. Ma il destino vuole che arrivi in città la sorella, forse l’unico essere per cui egli prova un affetto sincero. Una sera la giovane donna si esibisce in una versione molto toccante di New York New York di Liza Minnelli, tanto da far commuovere il fratello che è andato ad ascoltarla insieme al suo capo e amico David. Questi, invaghito di Sissy, passa quella stessa notte insieme a lei.
Un rapporto basato solo sull’attrazione fisica che scuote fortemente Brandon, la cui malattia, invece di migliorare, peggiora di giorno in giorno. L’uomo, infatti, per soddisfare i propri istinti, ha ripetuti rapporti sessuali sia con uomini sia con donne, senza avere più il minimo controllo. Proprio per via di questo peggioramento, Brandon decide di allontanare la sorella, che invece gli manifesta di avere davvero bisogno del suo sostegno, tanto da arrivare a tentare il suicidio. Sarà proprio il fratello a salvarla e, colpito dal gesto insano, proverà un grandissimo rimorso per la sua condizione di dipendenza dal sesso. Brandon abbandona del tutto i suoi comportamenti promiscui, si allontana da ogni rapporto in preda auna fortissima depressione deciderà di curarsi, proteggendo così Sissy, oppure continuerà a essere schiavo dei suoi impulsi più perversi?